Spesso quando si pensa di rivolgersi ad un professionista della salute mentale, sorgono molte domande e talvolta qualche timore. Soprattutto chi non ha esperienza di percorsi psicologici si chiede quale approccio scegliere, quale sarà la frequenza, la durata delle sedute, le modalità del percorso. Cominciamo allora col rispondere a questi interrogativi.
L’approccio psicoanalitico
Lo psicologo offre uno spazio di ascolto, un luogo sicuro e libero dal giudizio, nel quale la persona può portare ciò che è importante per lui o lei in quel momento. Obiettivo della psicoterapia psicoanalitica è non solo dare un senso a ciò che si sta attraversando, ma anche innescare un processo di cambiamento.
Questo avviene per mezzo di diverse tecniche:
- esplorazione di sé e del proprio mondo interno (conscio ed inconscio), dell’immagine che si ha di sé e degli altri;
- ricerca di collegamenti tra il malessere percepito, le circostanze reali della vita quotidiana e la propria storia di vita;
- lavoro sul riconoscimento e l’espressione di emozioni e sentimenti;
- esplorazione libera di fantasie, sogni, timori, desideri;
- sviluppo della consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse, del ruolo che giocano nel fronteggiare situazioni di crisi.

Consultazione e presa in carico
I primi 5-6 colloqui rappresentano una parte fondamentale del percorso e possiedono di per sé una valenza terapeutica. Infatti, permettono la definizione della domanda e l’inquadramento psicodiagnostico.
Durante questi primi incontri, il clinico e il paziente cominciano a conoscersi, attraverso il racconto della storia di vita e l’approfondimento delle difficoltà e sintomi presentati.
La consultazione si conclude con la restituzione di quanto emerso, ovvero il clinico propone un’ipotesi di funzionamento mentale della persona e del significato delle problematiche emerse.
Se utile, il professionista formula una proposta di intervento terapeutico, volto a prendersi cura della persona, in base alla domanda soggettiva e ai bisogni e risorse di ogni singolo individuo.
Modalità
Chi può usufruire delle sedute?
Propongo percorsi individuali o di coppia, rivolti ad adulti e adolescenti. Inoltre, lavoro in italiano, francese e inglese.
Quanto dura una seduta?
Le sedute durano 45-50 minuti se individuali, 50-60 minuti se di coppia.
Che periodicità hanno le sedute?
La periodicità viene concordata insieme al paziente in base alle esigenze specifiche e perciò può variare. Tendenzialmente, è importante garantire una continuità al lavoro, vedendosi almeno una 1 volta a settimana.
E’ possibile fare le sedute online?
Si, le sedute possono svolgersi via Skype o altri canali in sostituzione della presenza fisica. Tuttavia, è importante discutere insieme della modalità, per costruire al meglio il rapporto di fiducia indispensabile al lavoro.
Quanto dura un percorso terapeutico dopo la consultazione?
Non esiste una risposta univoca: la durata di un percorso dipende dagli obiettivi e dai tempi di cambiamento, variabili da soggetto a soggetto. Comunque, questo aspetto è oggetto di condivisione e discussione tra professionista e paziente.